“La verità è che lo stress non viene dal tuo capo, dai tuoi figli, dal coniuge, dagli ingorghi di traffico, dai problemi di salute, o da altre circostanze.
Proviene dai tuoi pensieri su queste circostanze.”
Andrew Bernstein
Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo ad una generico cambiamento fisico o psichico.
Non possiamo cambiare quello che ci accade, ma possiamo cambiare la nostra reazione agli eventi.
Bisogna iniziare già dalle piccole cose. Se ad esempio siamo in ritardo e siamo imbottigliati nel traffico è assolutamente inutile lottare contro la situazione. A volte, senza nemmeno accorgercene, ci troviamo a suonare ripetutamente il clacson e ad insultare chiunque si trovi sul nostro percorso. Tutto ciò accade quotidianamente, magari sotto forme differenti o in altre situazioni e soprattutto accade senza che ce ne rendiamo conto.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, accettare la realtà non è un atteggiamento passivo, non vuol dire che qualsiasi cosa succeda ci debba andare bene. Accettare la realtà è un modo per cambiare il nostro stato d’animo modificando quello che pensiamo e come reagiamo alle situazioni.
Gestire le emozioni quindi ci permette di gestire lo stress, e per farlo dobbiamo semplicemente impegnarci nella vita di tutti i giorni.
A volte basterebbe semplicemente programmarsi meglio.
Lo stressato cronico, programma tutto all’ultimo minuto.
Un prete era in coda mentre aspettava che qualcuno gli facesse il pieno alla macchina. L’addetto alle benzine lavorava rapidamente, ma c’erano ancora molte macchine davanti che attendevano il rifornimento. C’era una coda lunghissima, erano tutti pronti a partire per il lungo ponte del 2 giugno.
“Reverendo” – esclamò il giovane benzinaio dopo molti minuti di attesa – “Scusi il ritardo, ma sembra che si preparino tutti all’ultimo minuto prima di partire per un lungo viaggio“.
Il reverendo rise e disse: “So cosa intendi. Accade lo stesso anche nel mio settore.”
Senza una solida base energetica l’uomo non resiste a lungo allo stress ed ai problemi della vita quotidiana, così come un albero senza radici non resiste al soffio del vento indipendentemente dalla bellezza delle sue foglie.
Come ti sentiresti a vivere una vita senza radici?
Stanchezza cronica, difficoltà a recuperare energie, scarsa concentrazione mentale, sensazione di gonfiore, accumulo di tossine, elevato stress fisico e mentale, contratture muscolari, …
In alcuni periodi dell’anno i contadini arano il terreno distruggendo il vecchio campo per prepararlo a qualcosa di nuovo. L’uomo spesso vede la distruzione come qualcosa di negativo. Tuttavia, se non distruggo un terreno, ormai sterile che non dà più frutti, non potrò sperare di coltivare ancora qualcosa di forte e sano.
Per raggiungere un equilibrio in alcuni casi è necessario partire dalle radici. Dalle radici infatti si manifesta la vita. La linfa delle piante circola liberamente dalle radici verso il tronco e i rami e se le radici non sono solide l’energia non fluisce liberamente.
Nella medicina tradizionale ayurvedica le radici sono associate al primo chakra. Il primo chakra rappresenta la gioia di vivere, il forte attaccamento che sentiamo nei confronti della vita. Il primo chakra è l’istinto di sopravvivenza, il bisogno primordiale di trovare la sicurezza e di mettere le “radici” per sentirci noi stessi, felici, sicuri. Il primo chakra è collegato al pensiero, il sentimento, la capacità di esprimere liberamente le idee e la propria personalità.
“La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente”
Arthur Schopenhauer