Quante persone avvertono la sensazione di non essere più sulla “strada giusta”?
In realtà esistono delle situazioni e dei segnali che, invece, ti aiutano a capire che stai sbagliando e anche dove.
Si potrebbero definire sensazioni, stati d’animo, emozioni o la consapevolezza che le cose non stanno andando esattamente come vorresti.
Come fare a capire se sei realmente sul sentiero sul quale hai scelto di essere?
Bisognerebbe porsi delle domande a partire dalle sensazioni che si provano rispetto alla propria vita.
Se, per esempio, ti senti bloccata, ferma in un punto dove qualsiasi cosa tu faccia è fondamentalmente sterile o non ti porta una soddisfazione piena, allora è probabile che tu abbia deviato dalla strada maestra.
Le metafore per definire la propria vita possono aiutarti nel capire se la strada che stai percorrendo è la “tua”.
Chiediti se la “tua” strada si presenta come un bel panorama, se è senza grandi ostacoli, se è piena di polvere e detriti, se è asfaltata o sterrata, se è tortuosa o dritta, se le tappe che ti eri prefissata le hai raggiunte o se le vedi ancora lontane.
In definitiva domandati se hai rispettato la tua tabella di marcia, e se la risposta è “no” allora vuol dire che devi intervenire per tornare su quella strada e riprenderti la vita che avevi programmato e che volevi fosse diversa da quella che è oggi.
Chi decide il tuo percorso
Qualcuno sarebbe tentato di pensare che il percorso della vita in fondo segue un tragitto già predeterminato da qualcosa di superiore, dall’anima, da Dio o da un Ego tanto potente da dettare inconsciamente le regole, che puntualmente vengono osservate.
C’è chi pensa che una volta sbagliata la strada non si possa più tornare indietro, convincendosi che non ci si può “ribellare” a qualcosa di fatalmente già messo in atto.
In realtà a tutti questi dubbi e ai possibili quesiti sull’ineluttabilità degli eventi che portano a seguire una certa strada piuttosto che un’altra, non esiste una risposta giusta in assoluto.
Ti puoi però affidare a dei “messaggi” che alcuni considerano semplici coincidenze, altri invece dei veri e propri segnali “rivelatori”, che suggeriscono l’avvenuta “deviazione” rispetto alla strada che avevi scelto per te.
Le esagerazioni
Quando perdi di vista la strada che volevi seguire potresti tendere all’esagerazione in alcuni comportamenti, cadendo anche in pericolosi eccessi o in azioni ripetitive, che apparentemente ti tengono lontano dalla soluzione del problema. Fungono come una sorta di “anestetico” o qualcosa che distrae dall’obiettivo principale. Si tratta in realtà di una vera e propria operazione di auto sabotaggio che inevitabilmente ti porta un danno.
Qualche esempio di esagerazioni potrebbe essere il fumare eccessivamente, ma anche abusare di alcool o droghe, fino alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Tra gli eccessi ci potrebbe essere anche la tendenza allo shopping cosiddetto “compulsivo”, cioè che porta all’acquisto di oggetti molto costosi o di cui non hai realmente bisogno. Alcune persone si ritrovano gli armadi o la scarpiera con indumenti e calzature mai utilizzati o “doppioni”. C’è chi si immerge nei videogames o nella navigazione su internet per ore, anche di notte, senza alcuna interruzione neppure per mangiare.
Gli eccessi possono riguardare anche attività apparentemente “innocue” e considerate non dannose, come troppo tempo dedicato allo sport o alla meditazione.
Di solito l’auto sabotaggio trova terreno fertile in quelle che sono le tue debolezze e in molti casi assorbe completamente le energie, i pensieri e il tempo a disposizione.
Queste situazioni suggeriscono un disequilibrio, sul quale è necessario indagare per trovare rimedio e tornare alla “normalità”.
Queste attività possono rappresentare un luogo, anche figurato, dove trovare rifugio, dove scaricare lo stress o attenuare l’ansia e le preoccupazioni. Rappresentano, insomma, la vittoria delle debolezze che tutti hanno a discapito delle proprie potenzialità.
Cadere in questi eccessi è un chiaro segno che qualcosa nel tuo equilibrio non funziona e che, in verità, si è perso il fulcro su quale si regge.
L’importanza degli eventi sincronizzati nella tua vita
Un modo per capire quando si è in disequilibrio è quello di osservare la sincronicità degli eventi nella tua vita.
In parole più semplici si potrebbe parlare di giornate che scorrono senza grandi intoppi o contrattempi, in modo del tutto armonico.
Un esempio potrebbe essere quello di chi vive in una grande città e uscendo di casa riesce a beccare poco traffico, i semafori tutti verdi, o un provvidenziale parcheggio in meno tempo del solito.
Tutto questo aiuta a predisporti bene per il resto della giornata e verso gli altri, avvertendo questo sincronismo presente nella tua vita come un ottimale fluire degli eventi.
L’essere già in un flusso di eventi favorevole è segno che vivi in un buon equilibrio e che la tua situazione bioenergetica è “in asse”, quindi attrae aventi e persone positive.
Ci si potrebbe spingere anche oltre per capire quando la sincronicità agisce in modo benefico nella quotidianità.
Incontrare persone che possono essere estremamente utili nel proprio lavoro o nelle faccende quotidiane, ascoltare casualmente alla radio una canzone tra le tue preferite, oppure notare qualcosa di familiare dove non te lo aspetti: sono tutti “segnali” da non dare per scontati e che ti parlano del tuo benessere psicofisico.
Quando non è presente questa armonia nella tua vita, è come se il meccanismo si inceppasse, e gli ostacoli sorgono in ogni ambito, come se esistesse una sorta di congiura cosmica che fa andare tutto “storto”. È evidente che non sei in quel flusso di energia di cui si parlava sopra.
Il disordine in casa
Lungi dall’accusa di essere disordinata, il caos in casa parla di te stessa e del tuo stato d’animo.
La casa è lo specchio nel quale si riflette la tua vita. È sufficiente che ti guardi intorno per avere subito la situazione “plastica” di come ti senti. Se il disordine regna sovrano, allora è necessario che tu metta ordine nella tua vita.
Non si tratta solo di avere una casa rassettata, ma anche pulita, luminosa, vissuta e non abbandonata a se stessa, come un semplice luogo dove andare soltanto a dormire.
E’ evidente che anche in questo caso il disordine casalingo fa parte degli eccessi e anche un’attenzione esagerata al pulito, all’ordine e all’ avere una casa sostanzialmente asettica, indicano un disequilibrio interno. Di qualsiasi dei 2 eccessi si tratti, l’indizio porta a un vissuto di tensione, ansia, stress e a un bisogno di punti di riferimento e sicurezza.
Un altro segnale chiaro che si è sulla strada sbagliata e che arriva proprio dalla gestione della casa, sono anche i problemi di manutenzione o la presenza indesiderata di insetti.
La paura del domani
Quando si va fuori dalla propria strada maestra, si innesca uno stato di paura che in qualche modo immobilizza.
Molti hanno paura di rimanere senza lavoro o di non riuscire a trovarne un altro, oppure temono di diventare poveri anche senza un vero motivo.
La stessa paura alimenta altre paure, che vanno affrontate di petto per non rimanerne soggiogati.
La paura va esorcizzata, bisogna parlarne, tirarla fuori e quindi combatterla fino a non esserne più condizionati.
Non devi avere paura di qualcosa che percepisci come più grande di te, perché la tensione impedisce il progresso, l’emancipazione e non esiste nessuna impresa che non abbia una componente di rischio proporzionale al possibile successo. Prova a fare questo “salto” e verifica successivamente il tuo stato d’animo. Di sicuro non potrà che giovarti.
I mali fisici
La psicosomatica ha constatato la correlazione tra mali fisici e stato emotivo. Il nostro corpo ci manda dei chiari segnali sul fatto che hai deviato dalla tua strada maestra.
Il nostro organismo è fatto di flussi di energie e i segnali che arrivano dal corpo sono l’ultimo e anche il più importante dei messaggi, che indicano che non sei “centrato” rispetto al tuo percorso di vita.
In realtà si arriva ai segnali inviati dal corpo quando sono stati ignorati, o non ci si è accorti, di quelli precedentemente citati.
Il corpo parla, dunque, del disagio che stai vivendo attraverso un disturbo fisico che non ha altre cause specificatamente fisiologiche. Di solito sono fenomeni muscolo-tensivi, ma anche disturbi digestivi e dolori localizzati in precise zone del corpo, che hanno significati altrettanto precisi. Prendere coscienza del tuo corpo vuol dire riuscire a comprendere tale linguaggio, che parla di una nuova consapevolezza del tuo equilibrio.
Come tornare sulla strada giusta
I metodi per tornare sulla strada giusta esistono e sono del tutto naturali.
Un valido e rapido aiuto ci arriva senza dubbio dai trattamenti benessere olistici, che ci consentono di evitare l’uso di farmaci o altri interventi invasivi.